A Korbielow, nel nord della Polonia, dominio azzurro: oro a De Gasperi, bronzo a Gaiardo e Rota Gelpi. Doppietta dorata per gli azzurri nella classifica a squadre…
Era l’unico alloro che ancora mancava all’atleta più titolato dell’Italia che corre in montagna. A Korbielow, in Polonia, Marco De Gasperi sfata un tabù che cominciava a pesargli e conquista il titolo europeo, dominando una prova maschile capace di regalare un podio fotocopia di quello iridato 2003. Alle spalle del forestale bormino, a debita distanza, Florian Heinzle (Aut) e il campione europeo Marco Gaiardo si confermano infatti sul podio, ove per un soffio non riescono a salire il ceco Krupicka e il turco Selcuk che avevano animato la gara nelle battute iniziali.
Su di un percorso versione "up and down" ricavato su un anello di 3 chilometri da ripetersi quattro volte, De Gasperi non ha mai perso il controllo della gara, imponendo ancora una volta la legge di chi su questo tipo di percorsi da anni non trova avversari in grado di superarlo. Oltre al prezioso podio di un Gaiardo sempre più a suo agio anche su percorsi ricchi di discesa e un tempo a lui invisi, l’Italia può sorridere per il sesto posto di Alessio Rinaldi, al suo miglior risultato di sempre in una rassegna internazionale, e per l’ottima decima piazza dell’esordiente Davide Chicco. Tra i primi dieci, anche il francese Fontaine (settimo), lo svizzero GexFabry (ottavo) e il giovanissimo sloveno Lamovec, secondo ai Mondiali juniores lo scorso anno.
A squadre, Italia prima davanti a Gran Bretagna e Svizzera.
Tra le donne, dominio della ceca Pichrtova, prima con ampio margine sull’austriaca Andrea Mayr e su di una Rosita Rota Gelpi che in Polonia torna tra le grandi della corsa in montagna. Per Rosita, dopo mille traversie fisiche, il gradito ritorno su di un podio internazionale che ne conferma classe e temperamento agonistico. Con le eterne Guillot (Fra) e Zatorska (Pol) ai piedi del podio e la sorpresa inglese Brindley al sesto posto, Antonella Confortola conquista un valido settimo posto, seguita a ruota da Flavia Gaviglio. Con l’esordiente Elena Riva diciottesima, l’Italia domina anche la classifica a squadre femminile, distanziando nettamente Austria e Gran Bretagna.