Pronostico rispettato nei tricolori a staffetta, andati in scena ieri nel cuore della Valle Brembana, in una delle maggiori culle della corsa in montagna italiana. Laddove quarant’anni orsono prendeva vita un movimento cresciuto  col tempo, su di un percorso spettacolare e splendidamente tracciato dal G.S. Orobie, società organizzatrice, i migliori atleti della specialità si sono ritrovati per l’assegnazione di un titolo italiano che forse più di altri rappresenta lo specchio reale della forza di una Società, di una scuola.

Dopo due anni di digiuno, la Forestale di Giambattista Scanzi torna al successo anche in campo femminile, grazie alle prove delle sue due stelle, Antonella Confortola e Rosita Rota Gelpi. Una vittoria mai in discussione, con la Confortola a  prendere il largo nella prima  frazione e con la Rota Gelpi ad incrementare ancora, e di molto, il vantaggio nella seconda. Piazza d’onore, con un distacco di 2’28”, per le tricolori uscenti dell’Atletica Vallebrembana (Serena-Salvini), con il Sanfront di Desco e Rinaudo a completare il podio con un ritardo di 4’21”. Quarto posto per l’Atl. Brugnera (Fauner-Spilotti) e quinto per l’Atl. Trento (Iachmet-Franchi).

Vittoria più sofferta invece quella degli uomini della Forestale, costretti sorprendentemente ad inseguire nella prima parte di gara. Emanuele Manzi, peraltro vittima di un leggero malore in gara, era infatti solamente settimo al termine della prima frazione, vissuta così sul duello tra l’ottimo Alessio Rinaldi (Vallecamonica) e il campione europeo Marco Gaiardo (Atl. Trento). Nella seconda frazione il forestale Marco Agostini recuperava su tutti ed avvicinava di molto anche il fratello Andrea, che portava  comunque l’Atl. Vallecamonica a cambiare ancora al comando. Toccava così all’iridato De Gasperi scavalcare il giovane Marco Rinaldi e condurre la Forestale al successo con 1’26” sull’Atl. Vallecamonica  e 2’57” sui bergamaschi de La Recastello, usciti alla distanza grazie alle ottime prove di Cristian Terzi e Mauro Lanfranchi, dopo una prima  frazione discreta di Danilo Bosio. Ai piedi del podio, a 3’33” dalla Forestale, le Valli Bergamasche di Bonetti (ottima la sua prima frazione), Semperboni e Amati, con l’Orecchiella Garfagnana di Porro, Concas e Nganga al quinto posto, staccata di 4’16”. A seguire la Forestale B (Mosca-Germanetto-Milesi), il Giò 22  Rivera  (Abate-Fornoni-Naitza), l’Atl. Trento di Gaiardo, Torresani e Pedranz , il Brugnera di Cassi, Del Bianco ed Ermacora e l’Aldo Moro Paluzza (Cardini, Caneva, Dapit).

A livello individuale, sugli scudi Marco De Gasperi e Rosita Rota Gelpi. Il bormino, una spanna sopra tutti, conferma la sua imbattibilità su percorsi caratterizzati da continui saliscendi. Per la lecchese, già iridata nel’99, un ritorno graditissimo e assai convincente, dopo un paio di stagioni davvero tribolate. Dietro la Rota Gelpi, note di merito anche per Confortola, Salvini e Riva, con Desco e Serena un poco più lontane.  Tra gli uomini, bene in particolar modo Alessio Rinaldi e un Marco Gaiardo impegnato su di un percorso sicuramente non suo. Ottime prove anche per Davide Chicco (Comense) e Marco Agostini, segnali importanti e degni di menzione per giovani quali Gabriele Abate (sesto tempo), Riccardo Crescini (Vallebrembana, dodicesimo) e  Rolando Piana  (Caddese, quattordicesimo).